In ogni casa la stufa è un oggetto non solo utile, ma oseremmo dire indispensabile per affrontare le fredde e piovose giornate d’inverno. C’è chi preferisce le stufe a legna o a pellet, per dare un tocco rustico di calore al proprio arredamento e riscaldarsi in maniera eco sostenibile; c’è chi sceglie invece le stufe elettriche per riscaldare piccoli ambienti; e infine ci sono clienti che si trovano benissimo ad usare le stufe a gas.
Di modelli di stufe a gas ne troviamo tantissimi sul mercato, di ogni dimensione. Ognuno di questi modelli risponde ad una esigenza diversa, e si adatta a bombole di grandezze differenti. Le stufe a gas sono sistemi di riscaldamento piuttosto versatili, sono perfette per ambienti di piccola e media metratura.
Sono anche molto semplici da utilizzare, non è richiesta una particolare manualità. Anche se con attenzione e accortezza, pure persone più anziane possono accendere e spegnere da sole una stufa a gas. L’importante è saper mettere in pratica alcuni accorgimenti per rendere l’utilizzo della stufa a gas sicuro. Basta un solo atto di negligenza, infatti, a mettere a rischio la propria salute e quella dei proprio coabitanti.
Vediamo quindi insieme alcune informazioni dettagliate su come limitare al massimo il rischio di fughe di gas, dispersione di CO2 e pericolo di avvelenamento.
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Stufe a gas: come funzionano?
Questo tipo di stufa utilizza il gas per alimentarsi e diffondere calore. I modelli più aggiornati, prevedono anche la presenza di una ventola che agevola la distribuzione omogenea del calore nella stanza in cui è posta la stufa. Le stufe a gas hanno il grande vantaggio di poter essere trasportate facilmente da una stanza all’altra grazie alle ruote montate sotto la struttura.
Nella parte retrostante invece si potrà trovare un vano in cui inserire la bombola (che in genere è a propano). Il peso e le dimensioni della bombola da inserire variano in base al modello di stufa e alle vostre necessità domestiche. Grazie al collegamento con un tubo in gomma, il gas passa e giunge fino alla piastra che provvede a creare il riscaldamento.
Nella maggioranza dei casi potete regolare manualmente la potenza del calore. Potete decidere di accendere, per esempio, una sola piastra o tre, in base al freddo che c’è in casa e alla temperatura che desiderate ottenere.
Come limitare il rischio di intossicazione da CO2?
Anche se sono intuitive da utilizzare, le stufe a gas possono essere anche potenzialmente pericolose se non utilizzate con il giusto criterio. Purtroppo è facile “inciampare” in negligenze che possono anche costarci la salute. Parliamo del rischio di intossicazione, uno dei più comuni incidenti domestici. L’intossicazione da monossido di carbonio si presenta quando all’interno di un ambiente chiuso, soprattutto di pochi metri quadri, si concentra un elevato tasso di CO2.
Non necessariamente l’avvelenamento da CO2 avviene in presenza di guasto dell’apparecchio di riscaldamento. Anche se esso è perfettamente funzionante, a volta basta semplicemente lasciarlo acceso per troppe ore per far si che il calore diventi pericoloso. E’ essenziale saper riconoscere e prevenire il pericolo. Molte volte infatti l’intossicazione passa “inosservata” e questo può rappresentare un oggettivo ostacolo all’identificazione immediata del rischio.
Fughe di gas: come si riconoscono e come si prevengono?
Le fughe di gas rappresentano il rischio più invisibile e quindi più pericoloso per chi possiede ed usa in casa una stufa a gas. Riconoscerle non è semplice, e anche in questo caso accorgersi in tempo del problema può fare la differenza e salvare la vita. La fuga di gas avviene nel momento in cui c’è un problema al tubo in gomma che collega la bombola di propano alla fonte di riscaldamento. Può avvenire per via di condizioni usurate o per definitiva rottura.
Ma le fughe di gas possono avvenire anche in casi in cui ci si dimentichi la manopola di regolazione aperta del tutto o parzialmente. Anche un cattivo funzionamento delle valvole della stufa può portare ad eventuali fughe di monossido di carbonio.
Per riuscire a prevenire tutti questi casi, può essere utile installare in casa dei rilevatori di monossido. Oppure, prendete la buona abitudine di fare dei controlli periodici alla propria stufa. Quando cambiate la bombola, fate prima una prova per verificarne il corretto funzionamento. Qualsiasi segnale anomalo vi fornisca la stufa a gas, è bene far intervenire tempestivamente una persona di fiducia per risolvere il problema.