Oggi la stufa a pellet sta prendendo il posto della tradizionale stufa a legna grazie ai costi contenuti di acquisto e mantenimento. Il pellet è ricavato da scarti della lavorazione del legno dunque costa poco ed è molto più semplice da comprare e stoccare perché è contenuto in sacchetti che occupano poco spazio.
Contenuti che troverai nell'articolo
Verificare la disponibilità di pellet
Prima di acquistare una stufa a pellet bisogna porsi alcune domande. Questo combustibile si sta diffondendo sempre di più e si può acquistare anche nei supermercati a prezzi ridotti. La legna non è semplice da stoccare, ci vuole uno spazio adatto, inoltre produce fumo, cenere e se non è perfettamente stagionata non brucia.
Variabili fondamentali da valutare
Le variabili fondamentali da valutare quando si decide di comprare una stufa a pellet sono sostanzialmente le seguenti:
- Il posto dove installare la stufa
- La superficie da riscaldare
- La classe energetica dell’ambiente
Il posto dove installare la stufa a pellet, a seconda dei modelli, deve essere dotato di canna fumaria o comunque della possibilità di far andare lo scarico dei fumi sul tetto. La nuova normativa prevede che i fumi non possano più essere scaricati altrove piuttosto che sul tetto, quindi bisogna avere una canna fumaria o comunque un condotto che porti sopra l’edificio.
Manutenzione ordinaria e straordinaria
L’acquisto di una stufa a pellet comporta anche la manutenzione ordinaria e straordinaria. Conviene acquistare un modello di un marchio conosciuto nel caso in cui ci sia bisogno di sostituire delle parti danneggiate. Anche l’assistenza sarà più semplice con un brand noto piuttosto che un marchio anonimo e magari non trattato in Italia.
Si deve svuotare il cassetto della cenere più volte alla settimana o comunque quando è pieno ed è più semplice che la stufa sia dotata di un cassetto da svuotare piuttosto che non lo abbia e quindi sia necessario usare un aspiracenere.
Scegliere il tipo adatto di stufa a pellet
Una stufa a pellet di solito integra il riscaldamento tradizionale con i termosifoni. Raramente se ne acquista una come riscaldamento esclusivo, a meno che l’ambiente non sia piccolo. Sul mercato i tipi di stufe a pellet sono tantissimi, di forme e dimensioni differenti. Le stufe a pellet ventilate sono la maggior parte di quelle che si trovano in commercio ed hanno bisogno di una canna fumaria.
Vi sono integrati uno o due sistemi di ventilazione per canalizzare l’aria in differenti direzioni e distribuirla al meglio in tutta la zona. I fumi di scarico sono espulsi dal tubo di scarico che, come abbiamo già detto, deve arrivare fino al tetto tramite la canna fumaria o un condotto.
Le funzioni utili di una stufa a pellet
La prima domanda da farsi prima di comprare una stufa a pellet è quanto sarà grande l’ambiente da riscaldare e dunque quanta potenza in kilowatt dovrà avere la stufa. Per locali fino a 100 metri quadrati con un soffitto alto 2,5 metri ci vogliono stufe di almeno 8 kW. Più è grande l’ambiente più deve essere potente la stufa a pellet.
Le funzioni di sicurezza devono essere sempre esaminate attentamente, specialmente se si ha intenzione di riscaldare la casa quando non si è presenti. Una funzione che hanno quasi tutte le stufe è quella di anti surriscaldamento, che evita di superare una temperatura eccessiva. Tutte le stufe a pellet oggi hanno la modalità Eco per contenere i consumi energetici. Se si usano a lungo è bene impostarla per non spegnere mai la stufa e avere calore costante.