Una stufa in maiolica riscalda direttamente l’ambiente senza inviare aria attraverso dei condotti. Grazie al calore propagato tramite irraggiamento non si sollevano acari o polveri, a beneficio dell’ambiente. Anche chi è allergico potrà usufruire di un locale caldo e confortevole con una stufa in maiolica.
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Aria pulita con una stufa in maiolica
Con una stufa in maiolica l’aria è più pulita perché non viene soffiata nei condotti come con i sistemi a ventilazione. Il calore radiante sarà propagato nell’ambiente con una temperatura più alta o personalizzabile, senza polvere, acari o vento. Queste stufe permettono alle pareti e ai pavimenti della casa di mantenersi caldi attraverso il calore radiante senza che l’ambiente sia troppo secco.
L’umidità infatti è mantenuta a livello ottimale impedendo la formazione di muffe e migliorando il benessere di tutta la casa.
Le superfici riscaldate in maniera omogenea rendono l’atmosfera più salubre rispetto ad un sistema di riscaldamento convettivo perché producono spostamenti d’aria minimali. Inoltre il calore viene accumulato e continua ad emanarsi anche quando il fuoco si spegne. Teoricamente basta riempire due volte al giorno di legna una stufa in maiolica per riscaldare completamente la casa anche durante i mesi più freddi.
Come alimentare una stufa in maiolica
Una stufa in maiolica con sistema radiante è migliore rispetto ad una con sistema convettivo. Funziona anche quando manca la corrente elettrica e mantiene un grado di umidità ottimale senza seccare l’aria con grandi vantaggi sulla salute. La condensa e la muffa non si formano e non viene smossa polvere nell’aria.
Una stufa in maiolica deve essere alimentata con legna naturale in pezzi non più grandi di 10 cm di diametro e lunghi a seconda dell’ampiezza della camera di combustione.
Vietato bruciare nella stufa di maiolica materie plastiche, legno impregnato o rifiuti, cose proibite anche dalla legge per non danneggiare l’ambiente. Per evitare che si depositi condensa o fuliggine è bene non ridurre la quantità di legna oltre la metà consigliata. Per ottenere la potenza più alta bisogna caricare la quantità massima di legna prevista.
Come disporre il combustibile e accenderla
Una volta che la stufa in maiolica è stata montata bisogna farla asciugare riscaldandola per almeno 10 volte con la presa d’aria aperta. L’alimentazione dell’area di combustione deve essere sempre aperta durante il processo di asciugatura perché il montaggio richiede l’impiego di leganti ad acqua. Una volta asciugata, bisogna caricarla con un terzo della quantità massima possibile di legna e aspettare almeno 10 ore per fare un nuovo carico.
Si deve aumentare mano a mano la quantità di combustibile per raggiungere infine il massimo possibile di legna consentito.
Meglio non usare carta o prodotti a base di petrolio perché il fumo potrebbe danneggiare la stufa oltre che produrre aria inquinata e maleodorante. Per avere una conduzione uniforme e rendere minime le emissioni di fumo si deve accendere la legna dall’alto e, qualora l’alimentazione dell’aria fosse indipendente dalla porta di caricamento, bisogna chiudere quest’ultima e aprire la presa d’aria.
Consigli d’uso
Una stufa in maiolica con la porta in ghisa di solito viene alimentata attraverso la porta di caricamento. In questo caso quando si accende e bisogna lasciare la porta aperta e chiudere solamente la grata para scintille. Se la stufa in maiolica non viene usata da tanto tempo bisogna caricarla poco in modo da non creare uno shock termico che potrebbe causare dei danni.
La legna brucerà adeguatamente in un tempo più o meno lungo a seconda della quantità, generalmente compreso tra mezz’ora e due ore. Si può chiudere la presa d’aria solamente quando sulla legna ci sono delle piccole fiamme e bisogna lasciare la porta della stufa chiusa per almeno 12 ore dall’inizio del riscaldamento.