Il suo è un fascino intramontabile, “frutto” di una tradizione centenaria che si è tramandata di generazione in generazione, sino ai giorni nostri. Unita all’indiscutibile bellezza delle maioliche decorate a mano e ad un gradevole tepore rilasciato in tutto l’ambiente circostante.
La “protagonista” è la stufa in maiolica, una tipologia di stufa detta ad accumulo – costruita in materiale refrattario e rivestita, appunto, in maiolica – in cui il calore sviluppato dalla combustione della legna passa attraverso un “tragitto”, chiamato “percorso dei fumi”.
Una “modalità”, questa – o per meglio dire una tecnica, quella dei giri di fumo in tubi di terracotta – che nota sin dall’età romana, quando era adoperata per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua, è stata poi “ripresa” dalle popolazioni alpine nel periodo bizantino e longobardo.
Per giungere, poi, ai tempi attuali, ed infatti tuttora è possibile reperire, specie nel Trentino Alto Adige, stufe in muratura appartenenti ad epoche passate, che conservano tutto il loro “splendore”.
Ma quali sono le più belle stufe in maiolica antiche ? E come “adattarle” all’ambiente di destinazione? Scopriamolo insieme proseguendo nella lettura.
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Perché scegliere una stufa in maiolica?
Prima di illustrare i più bei modelli di stufe in maiolica antiche, è bene esporre brevemente i vantaggi derivanti da una scelta in tal senso.
Una scelta, quella di una stufa in maiolica, che coniuga squisitamente estetica e funzionalità, profilandosi, dunque, come una valida opzione di riscaldamento anche nei tempi odierni.
Innegabile è infatti l’eleganza delle maioliche, che rende la stufa in esame un vero e proprio “oggetto d’arte”, un elemento di design di arricchimento per l’ambiente in cui è collocato e per l’abitazione in genere.
Ma altrettanto innegabile è l’elevata efficienza, come pure l’elevato rendimento, garantiti dalla stufa stessa, dal momento che il calore generato dalla combustione del legname è utilizzato quasi del tutto. Con un conseguente abbattimento dei costi del riscaldamento nonché dell’eccessivo consumo del legname stesso.
Altri aspetti positivi sono dati dai costi di gestione contenuti, e dalla manutenzione non particolarmente impegnativa. Siamo inoltre in presenza di un prodotto dal riscaldamento salubre, in quanto la trasmissione del calore per irraggiamento non provoca circolazione di aria e polvere nell’ambiente, né stratificazioni di temperature. E di un prodotto ecologico, essendo la legna una fonte di energia rinnovabile.
Le tipologie di stufe in maiolica antiche
Sono un pezzo unico da collezione, e creano un’atmosfera caratteristica e singolare nell’ambiente in cui sono collocate. Ed anche se alcune sono “centenarie”, le stufe in maiolica antiche forniscono un calore duraturo. Ma quali sono le tipologie? Diverse, “risentono” ciascuna dell’epoca di costruzione e del relativo stile in auge. Vediamone dunque le rispettive caratteristiche.
- Stufe Renaissance (1520-1650). Caratterizzate da motivi finemente profilati e da contrasti cromatici, le stufe di questo periodo si distinguono per l’altezza sino ad un metro, le grandi incorniciature, ed il cospicuo utilizzo di rappresentazioni figurative e ornamentali.
- Stufe Barocche (1670-1740). Sono contraddistinte solitamente da superfici assai movimentate e da rifacimenti colorati di singoli dettagli o elementi, quali colonnine ad esempio.
- Stufe Rococò (1740-1780). Dalle forme armoniche e asimmetriche, sono una sorta di “propaggine”, quanto a stile, di quelle del periodo barocco.
- Stufe Stile Luigi XVI, Stile Directoire, Stile Impero (1795-1850). Vedono abbandonare le forme ampollose degli stili Barocco e Rococò, a favore di linee più “essenziali”. La forma base delle stufe di questo periodo è quasi sempre a cerchio, e le formelle, di solito di grandi dimensioni, presentano scanalature verticali.
- Stufe Bidermeir (1825-1850). Contraddistinte da linee semplici, le stufe di questa epoca “portano” ornamenti di maggiore delicatezza, e formelle più piccole, e sono appoggiate direttamente sul pavimento.
- Historismus e Gründerzeit (1895-1910). Formate da una parte superiore ed una inferiore, “unite” essenzialmente in verticale con formelle di diversa misura, le stufe vedono sia la “comprensione” di stili differenti, che la nascita di nuovi. Bianco, beige e verde chiaro i colori prevalenti nella realizzazione.
- Sezession – Jugendstil (1895-1910). Traenti ispirazione dagli elementi in natura, le stufe si contraddistinguono per la linearità e “pulizia” delle forme, e sono costruite esclusivamente su misura.
- A partire dal 1907 sino ai giorni nostri. Si assiste ad un’evoluzione della stufa sotto vari punti di vista, ad esempio i colori adoperati o le tipologie di combustibile. Così come ad una valorizzazione dell’irraggiamento quale metodo di riscaldamento più salutare e conveniente.
I costi
Sono il simbolo di una tradizione sempre “viva”, che continua nel tempo mantenendo la sua “attualità”. Merito dell’inestimabile pregio estetico e della capacità di irradiare un calore salutare e gradevole.
Le stufe in maiolica antiche sono certamente un “quid plus” che nella propria abitazione farà certamente la differenza. Ed importante è, allora, sceglierne una “ad hoc” per l’ambiente di destinazione: gli stili tra cui “spaziare” – come poc’anzi messo in evidenza – sono diversi, ed in base ai personali gusti nonché all’arredamento della casa, ciascun utente potrà veicolare la propria scelta verso la stufa “migliore”, quella che cioè risponda alle esigenze ora sottolineate. Utile è anche il consiglio di un esperto del settore, che fornirà preziosi suggerimenti in merito.
Ed i costi? Quali cifre bisogna orientativamente mettere in preventivo? Non è possibile, in merito, fornire una sola risposta, perché sono molteplici gli aspetti da considerare. Per alcune il costo è di circa 500 Euro a salire. Generalmente, però, gli importi sono maggiori, anche di molto.