Negli ultimi tempi facciamo sempre più attenzione ai consumi per via del caro energia, il quale ci impone un uso più moderato di tutti quei dispositivi ed elettrodomestici che vanno a luce e a gas. Questo problema che sta interessando parecchie famiglie e imprenditori, ha fatto emergere la necessità della ricerca di una soluzione eco sostenibile. Soprattutto per quanto riguarda il riscaldamento d’inverno.
Le stufe con i consumi più alti, come condizionatori, stufe elettriche e stufe a gas benché ancora diffuse, stanno lasciando spazio a sistemi di riscaldamento alternativi. Questi sistemi prevedono un minor consumo (in alcuni casi consumo quasi pari a zero) e un impatto sull’ambiente decisamente più ristretto.
Tra le stufe più convenienti ed eco sostenibili, troviamo in commercio le stufe bioetanolo ventilate. Le stufe bioetanolo, come vedremo, hanno delle caratteristiche che le rendono particolarmente vantaggiose. Ma per fare una valutazione chiara e oggettiva dell’acquisto di uno di questi modelli, è bene considerare anche gli aspetti meno positivi. Di tutto questo ne parliamo in questa pratica guida, passo per passo, orientandovi verso una scelta consapevole alla valutazione dei migliori modelli offerti dal settore.
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Stufe bioetanolo: caratteristiche principali
Questi scarti vengono lavorati per far si che venga estratta una sostanza zuccherosa, la quale diventerà proprio il combustibile che alimenta la stufa. E’ pericoloso? Assolutamente no. Infatti il bioetanolo si identifica come un combustibile con bassa presenza di monossido di carbonio. L’inquinamento è pari a zero. Si tratta di una stufa che evita la preoccupazione di dover necessariamente collegare una canna fumaria.
Inoltre il bioetanolo presenta anche un’altra caratteristica interessante, e cioè che tutta l’energia ed il calore che la stufa produce, tende a restare in circolo all’interno della casa e viene utilizzata per intero per il riscaldamento dell’ambiente. Al contrario, il calore di altre tipologie di stufa (ad esempio quelle elettriche o a gpl) pochi minuti dopo lo spegnimento tende a svanire.
Le stufe a bioetanolo sono sempre più diffuse nelle case italiane, per via di tutta una serie di benefici. Vediamoli insieme.
Tutti i benefici e gli svantaggi delle stufe a bioetanolo ventilate
La stufa bioetanolo ventilata si distingue da altre stufe a bioetanolo proprio per la presenza di una ventola che favorisce la diffusione omogenea del calore. La ragione per cui la stufa a bioetanolo è attualmente molto apprezzata deriva dai suoi indiscutibili benefici.
In primo luogo, ha un basso impatto ambientale e non consuma elettricità né gas. Inoltre, la stufa a bioetanolo non produce cattivo odore in casa, al contrario di quanto comunemente si pensi. E’ piuttosto silenziosa e non produce fastidiosi rumori di fondo, che possono disturbare la tranquillità e il silenzio in casa. Nella combustione è molto simile ad una stufa a legna, per cui è in grado di creare un’atmosfera gradevole, accogliente e calorosa durante il periodo invernale.
Ad esempio, non è in grado di riscaldare ambienti particolarmente ampi. E’ una stufa che si adatta ad appartamenti di una grandezza di alcuni mq. Richiedono inoltre una periodica manutenzione, che anche se si tratta di pochi accorgimenti e molto semplici, è comunque indispensabile per mantenere il sistema di riscaldamento in condizioni ottimali.
Come scegliere un modello di stufa bioetanolo ventilata?
La scelta della giusta stufa a bioetanolo ventilata non è facile, dal momento che vi ritroverete a valutare tanti modelli. Ogni modello è diverso per caratteristiche, design, potenza, dimensioni e colori. Inoltre, ognuno di questi modelli si adatta ad alcuni ambienti piuttosto di altri.
Molti clienti danno, per esempio, molta importanza al design. Questo al fine di armonizzare ogni elemento, anche il sistema di riscaldamento, con l’arredamento della casa. Inoltre, ci sono stufe a bioetanolo ventilate che soddisfano anche le esigenze degli amanti della tecnologia, con opzioni super tecnologiche che rendono ancora più efficiente il sistema. La scelta può dipendere anche dalle dimensioni della stufa da acquistare, in base allo spazio disponibile in casa adibito ad accoglierla.
Stufe bioetanolo e manutenzione
La stufa a bioetanolo ventilata prevede un tipo di manutenzione diversa dagli altri tipi di stufa. Essa prevede una pratica di manutenzione piuttosto semplice. Non necessita di grandi competenze o una particolare manualità. Bastano però piccoli trucchi per mantenerla sempre nuova ed efficiente, e sopratutto evitare guasti che richiederebbero altrimenti una manutenzione più importante.
In primo luogo si consiglia di non inserire il bioetanolo quando il bruciatore risulta ancora caldo. Inoltre, evitate di far asciugare del tutto il tampone di lana presente nella stufa perché questo comportamento potrebbe portare ad un consumo di combustibile maggiore del necessario. E’ fondamentale inoltre custodire le scorte di bioetanolo al sicuro, in posti lontani da fonti di calore e da liquidi. Se lasciato al sole potrebbe emanare odori fastidiosi, essendo un combustibile di tipo alcolico.
Con queste poche dritte riuscirete ad avere un sistema di riscaldamento a bioetanolo sempre efficiente per un calore piacevole diffuso in tutta la vostra dimora.