Uno dei problemi principali che si manifestano quando si ha una stufa a legna è capire se questa brucia bene. Questo non è un aspetto secondario da valutare, in quanto da questo dipendono molti fattori. Sia pratici che economici. Innanzitutto se la nostra stufa a legna non brucia bene, avremo una grande dispersione di energia. Con conseguente perdita economica. In termini semplici, la legna che inseriremo nella camera di combustione non produrrà il calore che avrebbe prodotto in condizioni ideali.
Per ovviare a questo problema ci sono alcune caratteristiche da valutare e anche degli espedienti da mettere in atto per migliorare questo aspetto. Nel corso di questo articolo analizzeremo tutti gli elementi che ci faranno capire se la nostra stufa a legno sta lavorando bene o meno. Ma anche come corre ai ripari nel caso questa non sia efficiente come ci si aspetterebbe.
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La nostra stufa a legna sta bruciando bene?
Per capire se la nostra stufa a legna sta bruciando bene o male bisognerà andare a vede innanzitutto la resa in fatto di calore. Se questa è bassa rispetto alla legna che viene inserita, di sicuro ci troviamo di fronte ad un problema.
Partendo da questo presupposto di può procedere in due distinte direzioni. La prima è quella che riguarda la valutazione strutturale della nostra stufa. Come questa è realizzata, quando è stata costruita e se il sistema di combustione e dispersione del calore è ancora efficiente o andrà rimesso a punto. La seconda valutazione da fare invece riguarda il tipo di legna che andiamo ad inserire nella nostra stufa. Se questa non sarà di buona qualità o non abbia subito il giusto trattamento per avere un equilibrio tra umidità e secchezza, la sua resa sarà inferiore alle aspettative.
Quando nella camera di combustione troviamo delle parti non perfettamente combuste del materiale combustibile questo è un chiaro segnale di una stufa a legna che non brucia bene. Infatti è un sintomo chiaro di una camera di combustione poco areata oppure di un combustibile di scarsa qualità. Scegliere il combustibile migliore quindi ci garantirà una alta resa della stufa a legna con pochi residui di combustione.
I residui della combustione sono il miglior indicatore d’efficienza
Come abbiamo capito quindi, analizzare i residui della combustione ci darà un chiaro segnale dell’efficienza della nostra stufa a legna. I residui della combustione della nostra stufa a legna non sono molti. Il legno infatti è un pessimo conduttore di calore, quindi, con una buona combustione, si consuma quasi completamente.
Il legno è infatti composto da una parte organica combustibile fatta per il 50% di carbone, 42% di ossigeno, il 6,5% di idrogeno e l’1% d’azoto. Oltre a questi c’è una parte minerale inerte e, ovviamente, l’acqua. Quando avviene la combustione la parte organica brucia e sprigiona l’energia che ci riscalda. La produzione di residui è la quantità di combustibile non trasformato in calore. Quindi, maggiori saranno i residui, minore sarà la qualità della combustione e quindi inferiore anche la quantità di calore che otterremo.
Tra i residui della combustione, troveremo in genere, la cenere, che costituisce la quantità principale dei residui. Poi troviamo la fuliggine, quel pulviscolo che si associa alla cenere, risultato della combustione incompleta. Nel caso tra questi troveremo anche delle grosse porzioni di legno non ben bruciato, allora ci troviamo di fronte ad un problema di combustione della nostra stufa a legna. Bisognerà a quel punto trovare un modo di migliorarla.
Come migliorare la combustione della nostra stufa a legna
Come abbiamo capito, per migliorare al massimo l’efficienza della nostra stufa a legna bisogna agire su due livelli. Struttura della stufa e qualità della legna in essa inserita. In merito alla struttura della stufa purtroppo non si potrà agire molto. Il tempo di utilizzo e la qualità dei materiali usati influiscono sulla sua efficienza. Bisognerà dunque capire se la nostra stufa a legno avrà compiuto o meno il suo ciclo vitale ad alta efficienza.
Un elemento della stufa a legna su cui possiamo agire, ed eventualmente sostituire, è la canna fumaria. In essa infatti si vanno ad accumulare degli elementi della combustione che non troveremo sul fondo della nostra stufa. Nelle stufe di bassa qualità infatti gli idrocarburi incombusti, mescolati alla fuliggine, incrostano la canne fumaria. Se le canne fumarie non vengono periodicamente controllate e pulite, l’accumulo di queste sostanze potrebbe causare anche degli incendi.
Nel caso la nostra stufa a legna abbia una canna fumaria di vecchio tipo, andrebbe sostituita con una in acciaio. Queste canne fumarie grazie alle loro pareti interne più lisce e la loro maggior espansione e contrazione dovuto alle variazioni di temperatura si mantengono più efficienti e pulite. Altro elemento da controllare è la camera di combustione. Questo non sempre è sostituibile, ma ci sono degli elementi che sono essere migliorati. Come l’impianto di areazione ad esempio. L’areazione migliora la combustione e quindi la resa della nostra stufa a legna.