È di piccole dimensioni e dunque pratica, dai bassi consumi ed economica quanto a spesa da sostenere. E ciò spiega il motivo per il quale essa sia presente nelle case di molti consumatori, che la scelgono per un riscaldamento sano ed “immediato”, di un piccolo ambiente o di un ben preciso angolo della propria abitazione.
Parliamo della stufa al quarzo , una tipologia di apparecchio rapida ed efficiente nel suo funzionamento, perfetta per scaldare uno spazio particolarmente freddo, o l’area all’attorno alla postazione in cui si studia o si lavora.
Scopriamo allora qualcosa di più di quella che si è rivelata una soluzione tornata alla ribalta ed adottata sempre più spesso, analizzandone le specifiche caratteristiche, come pure i vantaggi e gli svantaggi. Così da fornire una panoramica esaustiva di tutti gli aspetti legati a questa scelta.
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Caratteristiche principali
Consigliata per tutte quelle situazioni in cui si deve rimanere seduti a lungo, come ad esempio in un ufficio per lavoro, o alla scrivania per motivi di studio, la stufa al quarzo assicura un riscaldamento in un punto ben determinato: basta infatti porsi dinanzi al suo raggio “di azione” per sentirsi subito meglio, qualora le rigide temperature richiedono un calore subitaneo.
Il funzionamento si basa sull’effetto Joule – dal nome del fisico inglese a cui si deve la sua scoperta – cioè sulla trasformazione dell’energia elettrica in fonte di calore nel momento in cui un conduttore è attraversato da corrente. E ad una maggiore potenza elettrica “corrisponderà” un maggiore calore prodotto dalla stufa in oggetto. Ciascun diffusore di calore – le “candele” – presenta una piastra elettrica, che, alimentata, riscalda l’aria e l’ambiente circostante per irraggiamento.
Siamo in presenza di un “meccanismo” simile a quello della stufa alogena, ma le lampade sono al quarzo, e il consumo medio è di circa 800 Watt, una grande differenza rispetto ad una stufa elettrica a resistenza, che può consumarne sino a 2000. Per un risparmio, dunque, assicurato.
La stufa al quarzo, oltre ai bassi consumi, vanta però anche un’innegabile praticità: leggera e dalle dimensioni contenute, può essere infatti agevolmente spostata da un luogo all’altro della propria casa, e – perché no – anche utilizzata in occasione di uno spostamento. A casa di un amico, ad esempio, o anche in vacanza, perché uno zaino o una borsa la contengono senza alcun problema.
Importante è poi sottolineare che il bulbo al quarzo consente di schermare l’ambiente dalle radiazioni ultraviolette, non provocando, per ciò stesso, danni alla salute.
Struttura e design
Struttura e stile della stufa al quarzo si sono, nel tempo, “evoluti”, adattandosi ai contesti moderni. E così l’iniziale metallo della struttura stessa è stato sostituito da plastica ignifuga, un materiale che rende il prodotto non solo esteticamente più gradevole, ma anche di maggiore leggerezza, senza andare a scapito della resistenza.
La forma è solitamente quella di un parallelepipedo, con un’apertura anteriore, ove si trovano le resistenze al quarzo, due oppure tre. Non mancano però altre forme, come quelle tonde o cilindriche, in modo da diversificare i prodotti e consentire di optare per quello che maggiormente incontra le personali preferenze.
La griglia metallica della stufa al quarzo serve a far fuoriuscire il calore, ma svolge anche un’importante funzione di sicurezza, impedendo un’ustione a contatto con le resistenze. Una sicurezza garantita – tra l’altro – anche dal dispositivo di spegnimento automatico in caso di caduta.
Generalmente non è presente un termostato, ragion per cui la stufa stessa continua ad irraggiare calore anche a raggiungimento della temperatura impostata. Determinati modelli, tuttavia, contemplano un sistema di ventilazione che migliora la diffusione del calore nello spazio circostante: una piccola ventola situata dietro le resistenze, “spinge” l’aria ad attraversarle, a riscaldarsi e ad uscire dalla stufa con più rapidità. Sovente si riscontra anche un evaporatore, un piccolo contenitore da riempire d’acqua, che umidifica l’ambiente. Di grande utilità se l’elettrodomestico è lasciato acceso per molto tempo.
Vantaggi e svantaggi
Tanti – come abbiamo visto – i vantaggi della stufa al quarzo, dall’immediato riscaldamento, ai bassi consumi, alla praticità, ai costi. Decisamente accessibili, quest’ultimi, e generalmente intorno alle decine di euro, salvo poi salire all’aumentare delle caratteristiche e funzionalità offerte dal singolo prodotto di riferimento.
Una scelta vantaggiosa, quindi, quella della stufa in esame, che tuttavia non può prescindere da quelli che sono, per così dire, i suoi “limiti”, relativi, nello specifico, alla capacità calorica. E da conoscere perché il proprio sia un acquisto “mirato”, del quale non rimanere deluso in un secondo momento.
L’apparecchio in oggetto manifesta la sua efficacia solo se tenuto a breve distanza dalle persone (o dagli oggetti) da riscaldare, producendo un calore immediato. Ma non possiede la medesima efficacia nel riscaldare una stanza, perché pur se acceso alla potenza massima, esso non “va oltre” i 5-6 metri di quadratura.
Ne deriva, pertanto, che quella di una stufa al quarzo va vista come una fonte di calore supplementare, e non sostitutiva, di un impianto di riscaldamento centralizzato. Come una fonte di calore, cioè, di cui servirsi per un riscaldamento “circoscritto” ed “istantaneo”, non sul lungo termine.