Stufe, stufe, ma quante se ne sentono e quante ne esistono in commercio? Ormai sul mercato, è possibile trovare diversi modelli differenti di stufe che si adattano al meglio alle proprie necessità. Perché in fondo, è proprio di necessità ed esigenze che si parla. Ogni stufa, verrà infatti scelta e acquistata per un motivo o magari per una specifica caratteristica che rispecchia ciò di cui si ha bisogno.
Nella fattispecie, i modelli a gas, si propongono in questa già vasta gamma di soluzioni, con alcuni vantaggi niente male, uno tra i tanti il prezzo vantaggioso e la fruibilità di un prodotto che non richiede alcun tipo di installazione complessa né una spesa aggiuntiva per lavori edilizi. Quindi, all’atto pratico, quando e perché scegliere di acquistare una stufa a gas? Quali sono le caratteristiche essenziali da conoscere e le info utili?
Oggi, nella nostra guida mirata alla scelta della migliore stufa a gas, vorremmo proprio affrontare tale argomento in modo semplice e conciso, così da aiutarvi a selezionare l’eventuale modello di stufa a gas più adatto alle vostre esigenze. Se siete curiosi di saperne qualcosina in più o siete casualmente in procinto di acquistarne una a breve, non perdetevi consigli e curiosità così da arrivare super preparati alla scelta!
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Perché acquistare una stufa a gas?
La prima domanda che potrebbe certo farsi strada è proprio questa. Ma la risposta non potrebbe essere più semplice. In generale, la ricerca della giusta soluzione che sia in grado di far raggiungere lo scopo di avere una casa calda e confortevole, richiede un sistema di riscaldamento adeguato e su misura, sulla base della dimensione della propria casa ad esempio.
Insomma, le stufe vengono scelte dopo una preventiva analisi che possa definire ciò di cui si avrà bisogno per ottenere il risultato sperato. A questo punto, affacciandosi su un mercato ampio di prodotti, bisognerà individuare quello che meglio possa offrire ciò di cui si è alla ricerca. Il più delle volte, bisogna fare una netta distinzione tra:
- Impianto di riscaldamento principale.
- Sistema di riscaldamento coadiuvante o integrativo.
Ma che significa tutto ciò? Semplice! Nel primo caso l’impianto di riscaldamento è considerato la fonte principale di riscaldamento, perfettamente in grado di soddisfare il fabbisogno calorifico di un’intera casa. Qualche esempio si può riscontrare nelle stufe a legna, pellet o nel classicissimo impianto con caldaia che attinge il gas fornito dalla rete urbana.
Questi sono solo alcuni esempi, ovvio, ma il nostro interesse si sposta più sulla seconda scelta, ovvero quelle soluzioni di riscaldamento che servono per lo più a integrare ulteriore calore ad un già preesistente impianto. Le stufe a gas, in tal senso, presentano ottimi vantaggi come vedremo. Se avete quindi bisogno di un prodotto che non sia la principale fonte di calore, ma che rappresenti un valido aiuto a far salire di qualche grado la temperatura in una o più stanze, questa potrebbe realmente essere una scelta più che sensata.
Quali sono le tipologie di stufe a gas?
Non si può certo pensare di acquistare un prodotto, senza prima conoscerne le tipologie, i modelli principali e le loro corrispettive caratteristiche intrinseche. Nel vasto mondo delle stufe a gas, c’è da sapere che esistono varie categorie che sono:
- Stufe a gas catalitiche.
- Stufe a gas infrarossi.
- A metano catalitiche.
- Tipologia ventilata.
Un altro aspetto estremamente apprezzato e che motiva alla scelta della stufa a gas, è il costo particolarmente basso e conveniente, soprattutto se messo a confronto con altri tipi di stufe presenti in commercio. Il grande confronto che spesso viene fatto, nell’ambito delle stufe portatili e da integrare, è tra le stufe a gas e quelle elettriche. Per quanto siano entrambi perfettamente in grado di far ottenere il calore sperato, vi è alla sommità una grande differenza, ovvero l’uso della corrente elettrica (per i modelli di stufe elettriche) che potrebbero incidere maggiormente nei costi.
La gran parte delle stufe a gas, sfruttano invece un altro tipo di alimentazione che quindi, per funzionare, non necessita della corrente. Insomma, in sintesi, è anche un sistema che offre un notevole risparmio se messo a confronto con altre stufe. Vediamo nel dettaglio tutte le tipologie di stufe a gas degne di nota.
Stufe a gas catalitiche. Cosa sono?
Partiamo con la prima tipologia citata in elenco, nonché una delle più comuni e più acquistate stufe a gas di sempre, il modello catalitico con bombola GPL. Si tratta di una stufa leggera, portatile e utile a scaldare ambienti anche di medie dimensioni. La loro caratteristica è la presenza di un pannello detto catalitico, realizzato con un materiale conduttore, ad esempio la ceramica, che ha lo scopo di diffondere il calore prodotto dalla combustione del gas.
Spesso vengono scelte in contesti ove il gas metano non arriva in casa, quindi si rivelano essere una soluzione alla portata di tutti e dal costo estremamente contenuto come vedremo.
COME SONO FATTE LE STUFE CATALITICHE A GAS?
La loro struttura è nota a tutti, parliamo di un telaio in metallo, leggero e dotato di rotelle per il trasporto, munito di un vano sul retro che ha lo scopo di accogliere la bombola di gas GPL. A seconda della portata, il vano sarà più o meno grande, perfetto per supportare bombole di più o meno Kg. Le alternative comuni, sono bombole da un minimo di 10 Kg ad un massimo di 15 Kg. In dotazione, per il funzionamento, viene rilasciato un tubo che andrà collegato direttamente alla bombola.
Quanto sono sicure le stufe a gas?
Un mito da sfatare, che riguarda in gran parte tutte le stufe che sfruttano come combustibile il gas, è l’argomento inerente alla loro sicurezza nell’utilizzo. Per quanto riguarda le stufe a gas catalitiche, possiamo affermare che i sistemi di sicurezza sono più che presenti, e anzi, si rivelano piuttosto affidabili.
Il dispositivo che aiuta ad incrementare questa sicurezza d’uso è la cosiddetta termocoppia. Tale dispositivo, agisce su una delle valvole che immettono gas, e che controllano e in caso di necessità, ne bloccano la fuoriuscita quando la fiammella si spegne. In parole povere, evitano dispersione di gas nell’aria, quindi gestiscono al meglio eventuali problematiche potenzialmente pericolose.
Un altro interessante sistema di sicurezza presente sulle stufe a gas catalitiche più moderne, è un dispositivo che è in grado di valutare la percentuale di anidrite carbonica immessa nell’aria dalla combustione. Ricordiamo infatti che, non essendo presente un tubo di scarico come su altri sistemi di riscaldamento, l’anidrite carbonica prodotta dalla combustione viene direttamente immessa nell’aria. Quando vengono superati i limiti, la stufa si auto spegnerà interrompendo il processo di combustione.
Stufe a gas a infrarossi. Info e caratteristiche
Un’altra interessante tipologia di stufa a gas è quella cosiddetta a infrarossi. Anche questo modello di stufa è molto apprezzato dagli utenti. Il vantaggio che la differenzia dal modello catalitico, è la struttura in sé dei pannelli. Anziché essere uno e ampio, come nelle stufe catalitiche, qui ve ne saranno ben tre. Questo è un vantaggio perché si avrà la possibilità di scegliere la potenza di calore, selezionando l’accensione mirata di uno o più pannelli. Tale caratteristica, è un valore aggiunto se si presta attenzione ai consumi. Poter scegliere di calibrare al meglio la potenza della stufa, equivale a gestire di conseguenza la durata stessa della stufa.
Il concetto che si cela dietro al funzionamento di una stufa a gas a infrarossi, è quello che riguarda la diffusione di calore per irraggiamento. Ovvero, la stufa è in grado di scaldare qualsiasi cosa e corpo sia nelle sue vicinanze. Fisicamente ciò è possibile grazie alla propagazione di onde elettromagnetiche.Stufe a gas ventilate. Quali sono?
Esiste un’altra sottocategoria di stufe a gas che ormai è sempre più facile da reperire in commercio. Si tratta delle stufe a gas ventilate. Il modello in questione presenta un unico vantaggio, ovvero l’inserimento al suo interno di una ventola che ha lo scopo di agevolare e velocizzare la propagazione del calore nell’ambiente. La funzione è certo apprezzabile, tuttavia questa specifica stufa richiederà l’uso della corrente elettrica, il che a molti potrebbe non convincere se si pensa ai consumi necessari.
Un altro fattore negativo di queste stufe ventilate è la rumorisità quando sono in funzione. L’elemento incriminato è proprio la ventola. Ecco che, se la scelta ricade su una stufa a gas ventilata, è bene prima accertarsi che il prodotto non sia eccessivamente rumoroso. In quanto al funzionamento, la stufa a gas ventilata, non differisce molto dalle due già precedentemente segnalate.
Quale scegliere tra la stufa catalitica a gas e quella a infrarossi?
A questo punto, potrebbe sorgere spontaneo il dubbio della scelta, e non si avrebbero tutti i torti. Ma nel complesso, possiamo già dirvi che le stufe a gas a infrarossi, sono assai più potenti in termini di capacità di riscaldamento, se messi a confronto dei modelli catalitici. La chiave, sta nella differente struttura dei pannelli. Quindi se siete alla ricerca di un prodotto alla base più efficiente, la preferenza non potrebbe che andare alla stufa a infrarossi.
Per quanto riguarda il rapporto tra efficienza e potenza, vediamo che le stufe a infrarossi, raggiungono una capacità di 3.100 W. Si rivelano perfette per scaldare ambienti anche di 30 mq e hanno, come accennato poco prima, la possibilità di essere regolate su tre potenze differenti (minimo-medio-massimo). In quanto a consumo di queste potenze, si valuterà il tutto in gr/h (140-170-210).
Quali sono i consumi effettivi?
Facendo un rapido calcolo, sulla base dei dati indicativi citati poco più su, possiamo dire che, per quanto riguarda la stufa a infrarossi, il consumo di una bombola di 15 Kg, alla minima potenza di calore impostata, e con un utilizzo di 4 ore al giorno, si spalmerà i 26-27 giorni. Quindi quasi un mese. Se al contrario, si scegliesse di utilizzare la stufa alla massima potenza, e sempre per un totale di 4 ore al giorno, la durata complessiva della stufa, sarà pari anche a meno di 20 giorni.
Tutto, come è logico che sia, sarà per tanto rapportato al tipo di utilizzo si farà della stufa e alla potenza impostata al momento del funzionamento. Un consiglio, è quello di provvedere a scaldare l’ambiente col massimo della potenza solo per un periodo breve, dopodiché, sarà sufficiente impostare la stufa al minimo per risparmiare sui consumi.
Corretta manutenzione delle stufe a gas
Il concetto di sicurezza, lo ribadiamo ancora una volta, è fondamentale non solo per quello che riguarda le stufe a gas, ma su tutte le tipologie esistenti. In particolare, le stufe a gas, non avendo una canna fumaria o tubi di scarico, richiederanno una manutenzione di poco meno impegnativa, ma ugualmente importante e assolutamente da non sottovalutare.
Gli aspetti da osservare con attenzione per la corretta manutenzione di una stufa a gas sono:
- Stato del o dei pannelli a infrarossi o quello catalitico.
- Valutazione dello stato del tubo di collegamento con la bombola.
In casi di necessità, se le condizioni della stufa lo richiedono, è opportuno anche far visionare il prodotto da un tecnico specializzato, che possa garantire la giusta sicurezza della stufa, scongiurando il rischio di incidenti o malfunzionamenti indesiderati.
Prezzi e costi. Quanto costano le stufe a gas?
Un fattore che sicuramente interessa a molti, è il prezzo di mercato medio per l’acquisto di una stufa a gas. Come accennato all’inizio della nostra guida, le stufe a gas, genericamente, non prevedono investimenti economici importanti. Mancando una serie di elementi quali canne fumarie, ecc e non essendo richiesti lavori di alcun tipo, si tratta di prodotti perfetti per tutte le tasche.
Tutto sarà rapportato al Wattaggio della stufa e alla tipologia di modello, infrarossi, catalitica o ventilata che sia. Ma anche il tipo di bombola o alimentazione farà la differenza. I costi, oscillano su un range che parte dagli 80-150 € fino ad arrivare ad un massimo di 300 € per i modelli più performanti, moderni e dalla buona potenza.
Per quanto riguarda i prezzi medi delle bombole, invece, si può dire che ultimamente i prezzi sono lievemente aumenti. Parliamo di un costo pari a circa 25-30 € per bombole di 10 Kg, mentre per ottenere una bombola più grande, quindi 15 Kg bisognerà spendere tra i 35-45 €.
Dove si posiziona la stufa a gas?
Le stufe a gas, offrono la possibilità di essere posizionate sia a muro, quindi in modo fisso, oppure spostate a proprio piacimento grazie all’uso di rotelle. La scelta è puramente soggettiva e molto dipenderà dalla tipologia di stanza destinata ad accogliere la stufa.
Tendenzialmente i modelli da fissare al muro sono di poco più piccoli. Per alcuni aspetti, le stufe a gas fissate al muro si ritengono probabilmente più sicure, poiché difficilmente a contatto con altri oggetti vicini. Tuttavia, scegliere se attrezzarsi di una stufa a muro o portatile sarà solo questione di utilizzo personale. Non si può certo negare, che le stufe portatili siano oltremodo convenienti, perché utilizzabili in qualsiasi angolo della casa.
Pro e contro delle stufe a gas
Facciamo ora un rapidissimo riassunto dei punti a favore e a sfavore, dello scegliere una stufa a gas di qualsiasi tipologia. Questo servirà per inquadrare al meglio l’acquisto e valutarne i vantaggi e gli svantaggi.
PRO:
- Costo economico e conveniente.
- Possibilità di utilizzare la stufa senza corrente elettrica.
- Semplice da usare.
- Consumi abbattuti a differenza del riscaldamento standard.
- Regolabile in potenza.
- Sistema super sicuro.
- Non emana cattivo odore.
- Design moderni accattivanti.
CONTRO:
- Non è adatta per stanze di grandi dimensioni e con soffitti alti.
- I modelli con ventola richiedono energia elettrica.
- Non sono la scelta ideale se si deve riscaldare un’intera casa.
- Andrà acquistata ogni tot la bombola.
Conclusioni finali
Abbiamo quindi avuto modo di osservare più da vicino, quali sono le caratteristiche generali delle stufe a gas, i modelli più comuni e i motivi che potrebbero spingere all’acquisto. Si tratta di stufe perfette per incrementare di qualche grado la temperatura in casa, o in quei contesti ove si ha la necessità di scaldare al meglio solo una stanza medio-piccola.
Sono stufe estremamente economiche e alla portata di tutti, sicure da utilizzare e di basso consumo. Il consiglio, è quello di puntare alla scelta di stufe di buona qualità, sia in termini di efficienza che di materiali di costruzione. Il giusto rapporto qualità-prezzo, dovrà quindi rispecchiare in primis le vostre esigenze. Solo così, sarete certi di aver fatto un ottimo affare.
A questo punto, non ci resta che augurarvi la miglior scelta d’acquisto!