Il mondo delle stufe e vario così come a variare sono i prodotti che ne fanno parte. Capire già in partenza quali siano le stufe più appropriate in base alle proprie esigenze, potrebbe di certo fare la differenza, e rendere il vostro acquisto un acquisto vincente e privo di errori di valutazione. Ma come fare?
Semplice! Alle vostre domande rispondiamo noi. Tutto ciò che di più utile si può conoscere sulle stufe, sarà fondamentale per la vostra scelta definitiva. Quindi non perdiamo altro tempo e scopriamo insieme ogni info di interesse per optare solo ed esclusivamente alla stufa che meglio faccia al caso vostro!
Contenuti che troverai nell'articolo
Domande frequenti sulle stufe a legna:
Come scegliere la stufa a legna?
La selezione del modello, verrà fatta dopo l’analisi delle caratteristiche tecniche della stufa, che dovranno combaciare con il fabbisogno calorifico della propria casa. Mediante un calcolo di spazio da scaldare, altezza del soffitto e potenza della stufa, si potrà scegliere quella che fa al caso vostro.
Come funziona una stufa a legna?
Il funzionamento di una stufa a legna è semplice. Basta munirsi della legna adatta, posizionarla all’interno del vano apposito, alimentarla e attendere che venga raggiunta la temperatura desiderata grazie alla combustione. Si rende indispensabile la presenza di una canna fumaria per il tiraggio e lo scarico dei fumi di scarto.
Come si installa una stufa a legna?
Installare una stufa a legna, richiede l’aiuto di un esperto che possa montare anche la canna fumaria. Andrà posizionata in un punto adatto e strategico della casa.
Chi è che installa le stufe a legna?
A provvedere alla corretta installazione della stufa a legna sarà il tecnico fumista abilitato.
Quanto costa installare una stufa a legna?
I prezzi variano molto anche a seconda del modello di stufa scelto. In generale, i prezzi variano da un minimo di 300 euro fino a un massimo di 2000 euro o poco più.
Dove non si dovrebbe installare la stufa a legna?
Tendenzialmente sono da evitare i luoghi ad alto rischio di incendio. Garage, autorimesse, scantinati e persino sono sconsigliate le installazioni in luoghi estremamente piccoli (monolocali) o stanze mirate come camere da letto o bagni.
Dove posizionare la stufa a legna in casa?
Il luogo strategico ove installare la stufa è nella zona centrale di una stanza. Questo favorirà una propagazione del calore più uniforme. Se la casa si sviluppa su più livelli, è meglio preferire quello inferiore.
Qual è la legna migliore da comprare?
Qualsiasi legna andrà bene a seconda della vostra posizione geografica. La differenza la farà l’umidità del legno. Meno è umido migliore sarà la resa. Nel caso sia troppo umida, andrà atteso un lasso di tempo utile al fine di renderla secca. Si consigliano comunque legno di ulivo, faggio, betulla e quercia.
Qual è la legna da evitare?
La regola vuole che, legni resinosi ad esempio non siano appropriati alla combustione, poiché vi è il rischio di ottenere fumi nocivi per la salute. Sono poi da non utilizzare, legni quali: pino, abete e larice.
Quanto costa la legna per la stufa?
La legna specifica per stufe ha un costo lievemente maggiore di quella dal taglio adatto al camino. Si parla di 10 – 12 euro al Kg. Il costo verrà influenzato anche dalla tipologia di legno, che può essere misto o di un tipo mirato.
Cos’altro si può usare oltre alla legna nella stufa?
Il modello di stufa a legna, prevede sostanzialmente solo il legname. Esistono poi modelli policombustibili che prevedono anche l’utilizzo di gusci di frutta secca, noccioli, ecc.
Quando conviene acquistare la legna per la stufa?
Il nemico numero uno della legna da ardere è l’umidità. Conviene quindi (se possibile) acquistare legna già stagionata. Altrimenti, bisognerà attendere almeno 12- 36 mesi.
Quanta legna inserire nella stufa?
In linea di massima non bisogna mai superare i 2 – 3 Kg di legna. Per sicurezza, ogni stufa viene venduta con in dotazione un manuale di riferimento per il corretto utilizzo del modello in questione.
Quando conviene ricaricare la legna nella stufa?
Il momento ideale, perfetto per ricaricare la stufa con altro combustibile, è quando il fuoco è quasi in prossimità di spegnersi. Basterà quindi riposizionare i tronchi di legno sulla brace, per ravvivarla nuovamente.
Qual è la stufa a legna che scalda di più?
Tra i modelli che scaldano maggiormente, vi sono le stufe in grado di raggiungere un minimo di 12 kW di potenza. Tutto, quindi, si basa sui Kw che il modello specifico presenta.
Come si pulisce la stufa a legna?
Tutta la stufa esige una certa manutenzione. Per la pulizia, è sempre bene assicurarsi di agire quando la stufa è fredda. Andrà quindi svuotato il cassetto della cenere e deterso (senza l’uso di detersivi) il vetro e le pareti interne del vano combustione.
Quanto consuma una stufa a legna?
Il consumo è in linea di massima più basso dei modelli a pellet. Generalmente si fa riferimento al tipo di abitazione, se ben coibentata o no. Per una casa isolata termicamente, basteranno mediamente 18 Kg di legna. Al contrario, una casa non molto isolata richiederà l’uso di 30 Kg di legna. Il calcolo è in riferimento ad una metratura di 100 mq circa.
Come migliorare il tiraggio della stufa a legna?
La prima regola è di non utilizzare legna umida. Mantenere sempre viva la fiamma ed eseguire una corretta manutenzione della canna fumaria. Si suggerisce anche di preferire stufe con al loro interno un sistema di ventilazione a tenuta termica.
Quanto si risparmia con una stufa a legna?
Il risparmio, a discapito dell’uso del gas metano tradizionale, è pari a circa il 50 – 60% in alcuni casi anche dell’80%. Se il legname è di propria produzione, allora il risparmio arriverà anche al 100%.
Possibile ottenere legna gratis?
In alcune località di montagna, esistono delle comunità che hanno in gestione parti di boschi, che consentono ai residenti di poter ottenere una certa quantità di legname in modo gratuito o quasi.
Si può utilizzare la stufa a legna senza canna fumaria?
No, l’uso di una stufa a legna, deve necessariamente prevedere l’installazione di una canna fumaria per lo scarico dei fumi da combustione.
Quanto costano le stufe a legna?
A seconda del modello, le stufe a legna prevedono un costo d’acquisto che va dai 400 euro fino a 4000 euro. Tutto, dipenderà da una serie di fattori, come ad esempio la potenza in Kw, la qualità dei materiali di costruzione, capacità termica, ecc.
Sono previste detrazioni fiscali per l’acquisto di una stufa a legna?
Sì, è possibile ottenere una detrazione irpef pari al 50% e sarà sufficiente la semplice installazione del prodotto anche se non previsto alcun intervento edilizio.
Quali materiali si usano per costruire le stufe a legna?
Per realizzare una stufa a legna, si usano svariati materiali come: ghisa, acciaio, pietra ollare, materiale refrattario, ceramica, ecc.
Domande frequenti sulle stufe a pellet:
Come scegliere la stufa a pellet?
Le stufe a pellet, andranno scelte sulla base del fabbisogno calorifico della propria abitazione, così da valutare al meglio la giusta potenza in Kw del modello di stufa da ritenersi, quindi, più appropriato all’acquisto.
Cosa significa stufa a pellet canalizzata?
La stufa a pellet canalizzata è provvista di un sistema di funzionamento molto interessante, che prevede mediante tubi appositi, la diffusione del calore anche in altre stanze della casa.
Che cos’è la stufa a pellet ventilata?
La stufa a pellet ventilata, sfrutta un ricircolo di aria che migliora le prestazioni per una diffusione di calore più ampia. Il concetto si basa sul riciclo dell’aria fredda presente nell’ambiente, che poi viene scaldata e indirizzata verso il soffitto scaldando l’ambiente. Tornando verso il basso, questa si raffredderà per dare il via, nuovamente, al ciclo.
Come si usa la stufa a pellet?
Al momento dell’accensione, andrà prima caricato il pellet nell’apposito vano. Poi bisognerà attivare la stufa alla massima potenza, per poi diminuire la temperatura una volta che sarà stata raggiunta quella desiderata.
Come far consumare meno alla stufa a pellet?
Il segreto è farla arrivare a regime. Quindi impostare la massima potenza al momento dell’accensione, pur selezionando la temperatura da ottenere. La stufa, sarà poi in grado di mantenersi stabile riducendo pertanto i consumi.
Quanto calore produce una stufa a pellet?
La resa termica della stufa, può variare dai 3,5 Kw a 11 Kw circa. La scelta, sarà fortemente dipesa dalle esigenze di utilizzo.
Posso utilizzare la stufa a pellet senza canna fumaria preinstallata?
Tutte le stufe a combustibile solido, inclusa quella a pellet, necessitano di un sistema di scarico dei fumi prodotti dalla combustione. In assenza di una canna fumaria già esistente, si potrà eseguire un lavoro di realizzazione del tubo forzato a parete.
Si può installare la stufa a pellet in modo autonomo?
No, è sempre necessario l’ausilio di un tecnico specializzato che provvederà sia alla corretta installazione della stufa, che alla sua correlativa prima accensione.
Quanto consuma una stufa a pellet?
Il consumo di una stufa a pellet è estremamente variabile. Si andrà da un minimo di 0,7 Kw all’0ra, fino ad un massimo di 2,1 Kg. Tutto dipenderà dalla potenza utilizzata, dalla grandezza dell’ambiente da riscaldare e dalle condizione intrinseche della struttura della propria abitazione. Meglio sarà coibentata la casa, meno sarà il consumo.
Quanto dura un pieno di pellet sulla stufa?
Anche in questo caso, tutto dipende dalla potenza impostata in partenza. Le stufe a pellet, hanno un’autonomia che va dalle 14 ore ad un massimo di 40 se utilizzata alla minima potenza.
Si possono utilizzare altri combustibili nelle stufe a pellet?
No, la stufa a pellet è progettata e pensata solo per l’utilizzo del pellet come combustibile principale per il suo corretto funzionamento.
Quale pellet conviene acquistare?
Il miglior pellet da acquistare è quello di faggio. Risulta essere il pellet con la migliore resa termica, anche se ha un grado di consumo maggiore.
Pellet di classe A1 o A2?
Qualitativamente parlando, il pellet tra i due da preferire è quello di classe A1. La resa termica arriva fino a 4,6 Kw per Kg.
Qual è il pellet che dura più a lungo?
Il pellet di segatura derivata dal faggio è la scelta migliore sia per resa calorifica che per durata di combustione.
Quanto costa il pellet?
I prezzi del pellet oscillano a seconda della quantità e della qualità. Il prezzo medio, con i rincari annuali, è di circa 12 euro al Kg. Si andrà via via aumentando il costo, se si seleziona un tipo di pellet di elevata qualità.
Come conservare il pellet in casa?
A differenza della legna, il pellet sarà semplice da conservare poiché già acquistabile in pratici sacchi da un minimo di 15 Kg. Sarà sufficiente riporre il vostro pellet in un luogo asciutto e privo di umidità.
Si può ottenere acqua sanitaria calda con la stufa a pellet?
Sì, ma sarà necessario essere in possesso di una stufa certificata che sfrutta un sistema specifico (termostufa).
Dove conviene posizionare la stufa a pellet?
La stufa a pellet, se bisogna scaldare solo una stanza, basterà posizionarla in prossimità di una parete. Assicurandosi che vi sia una distanza minima di 5 cm. Sui lati, invece, la distanza di sicurezza consigliata è di almeno 25 cm da qualsiasi oggetto o parete che sia.
Quanta corrente elettrica consuma la stufa a pellet?
Mediamente, il consumo di una stufa a pellet in termini di energia elettrica è estremamente variabile. Per esempio, un modello di 80W consuma circa 60kW/h l’anno. Risulta quindi particolarmente conveniente se messa a confronto con un tradizionale impianto con caldaia a gas. Inoltre, nei modelli più moderni, vi è la modalità ECO, utile ad ammortizzare maggiormente i consumi energetici.
Come fare a programmare la stufa a pellet?
Ogni modello, presenta un manuale di utilizzo che specifica le modalità meglio suggerite per trarre il massimo dalla propria stufa, senza il rischio di incappare in uno scorretto uso del prodotto.
Come si pulisce la stufa a pellet?
L’attrezzo più utilizzato è l’aspiratore apposito utile per la rimozione della cenere in eccesso. Andrà poi anche ripulito il vano che raccoglie i residui della combustione ogni singola volta dopo l’utilizzo della stufa.
Cosa succede se non si pulisce la stufa a pellet?
Se non si pulisce la stufa, il rischio è di far accumulare i residui e i detriti prodotti dalla combustione del pellet. Andrà quindi a compromettersi il corretto funzionamento della stufa.
Ogni quanto pulire la canna fumaria della stufa a pellet?
Di norma, la manutenzione della canna fumaria non andrà mai trascurata. Ecco che sarà obbligatorio occuparsi della sua pulizia almeno 1 volta l’anno. Per la precisione, andrà ripulita ogni 40 quintali di combustibile bruciato. Il rischio di una canna fumaria sporca, è persino di incendio.
Perché la stufa a pellet fa fumo in casa?
Se la vostra stufa a pellet dovesse produrre fumo o se se ne senta anche solo l’odore, questo sta a significare che vi è una perdita o da una guarnizione o molto più probabilmente dal tubo di scarico dei fumi.
Si può riscaldare tutta la casa con una stufa a pellet?
Sì, mediante la realizzazione di un sistema apposito di canalizzazione, che prevede lo sbocco dell’aria calda da bocchette installate nelle stanze di interesse. Per ottenere tutto ciò, sarà necessaria una stufa a pellet di potenza maggiore della media.
È possibile installare una stufa a pellet in condominio?
Risposta veloce, sì. Ciò che conta, è che il regolamento condominiale ne prevede alla base la possibile installazione all’interno del singolo appartamento. Dovranno essere rispettate delle normative di corretta installazione, e di permessi in termini di lavori edili che andranno a intaccare la parete esterna della struttura, poiché necessaria (se sprovvisto l’appartamento di canna fumaria) l’installazione del tubo di scarico forzato.
Esistono stufe a pellet con forno?
Sì, esistono e sono particolarmente utili per una doppia funzione intrinseca. La temperatura necessaria per la cottura è facilmente regolabile grazie alla presenza di un termostato.
Quali sono i migliori marchi di stufe a pellet?
Tra i brand più gettonati vi sono: Nordica, Zibro, Dal Zotto.
Quanto costa una stufa a pellet?
I prezzi dei prodotti oscillano in base a una serie di vari fattori. Il costo più economico è pari a circa 500 – 600 euro. Stufe a pellet di qualità maggiore però, richiederanno una spesa più importante, fino ad un massimo di 3000 euro circa.
Esistono agevolazioni fiscali per l’acquisto della stufa a pellet?
Sì, sono presenti sia iniziative che si traducono in incentivi regionali, oppure bonus e detrazioni fiscali nazionali.
La stufa a pellet può funzionare senza corrente elettrica?
No, la stufa a pellet, per poter funzionare, necessita di energia elettrica. Il suo sistema, sfrutta appieno quest’utilizzo attraverso la comoda possibilità di poter programmare l’accensione o lo spegnimento anche a distanza o tramite smartphone nei modelli più recenti.
Domande frequenti sulle stufe a combustibile liquido e bioetanolo:
Quali sono le stufe a combustibile liquido?
Le stufe a combustibile liquido, sono stufe che sfruttano combustibili quali: bioetanolo, cherosene, petrolio e liquidi appositi. Funzionano sia mediante energia elettrica che senza.
Quanto consumano le stufe a combustibile liquido?
Anche le stufe a combustibile liquido si classificano per kW. Una stufa a stoppino di 3 kW, consuma tra o 0,25 – 0,30 litri all’ora. Al contrario, una stufa alimentata sempre a combustibile liquido ma elettrica, tra i 0,8 e i 0,30 litri all’ora. A quest’ultima tipologia, però, andrà aggiunto il costo dell’energia elettrica.
Come funziona la stufa a combustibile liquido?
A differenza di altri modelli, questa stufa non necessita di una canna fumaria. Il suo funzionamento si basa sulla combustione di un liquido altamente infiammabile. Il processo avviene o mediante stoppino o tramite alimentazione elettrica.
Le stufe a combustibile liquido sono pericolose?
Risposta rapida, no. Queste sono stufe più che sicure e possono essere tranquillamente installate ovunque. Sono dotate persino di sistemi di sicurezza, che ne garantiscono l’utilizzo senza che si corra alcun pericolo.
La stufa a combustibile liquido fa puzza?
Quelle al cherosene o petrolio, per molti all’accensione presentano un forte odore. Ciò è causato dagli idrocarburi aromatici e dallo zolfo presente nel combustibile. Non è comunque nocivo per la salute.
Come usare al meglio la stufa a combustibile liquido?
Dato il processo di combustione e l’ossigeno nell’aria bruciato a causa di esso, per utilizzare al meglio una stufa a combustibile liquido si raccomanda di far arieggiare la stanza ogni 3 – 4 ore. Se ne sconsiglia inoltre l’utilizzo all’interno di stanze prive di finestre.
Come pulire la stufa a combustibile liquido?
La stufa andrà regolarmente pulita sia esternamente che internamente. Per la parte esterna, basterà detergerla con prodotti non infiammabili, anche ammoniaca andrà bene. Per i riscaldatori di cherosene, andrà utilizzata una miscela di prodotti, quelli per sgrassare i forni.
Quanto dura il combustibile liquido usato per la stufa?
La sua durata è direttamente proporzionale al tipo di utilizzo della stufa e dalla regolazione del termostato. Impostando la stufa a 17° con 20 litri di carburante, si potrà ottenere una durata di 144 ore.
Quanto costa il liquido per combustione delle stufe?
I prezzi sono estremamente variabili. Dipenderà anche dalla tipologia di combustibile scelto. Esistono liquidi ideati appositamente, compatibili con la maggior parte delle stufe a combustibile liquidi. I prezzi sono determinati da un quantitativo standard di circa 20L e andrà tra le 60 – 80 euro per confezione.
Quali sono le migliori stufe a combustibile liquido?
I modelli di stufe a combustibile liquido sono le Zibro sia elettroniche che meccaniche( Rs-22 e LC-32), il marchio Toyoset e Qlima.
Perché acquistare la stufa a combustibile liquido?
Si preferiscono quando non si può installare una stufa con canna fumaria o occorra spostare da una stanza all’altra la stufa. Sono quindi indicate per scaldare in modo immediato e stanze medio – piccole. Hanno una buona autonomia e non sono particolarmente costose.
Esistono stufe a combustibile liquido senza corrente elettrica?
Sì, sono i modelli meccanici a stoppino. Il procedimento di accensione, è quindi manuale e la stufa può essere utilizzata anche in luoghi ove non vi sono prese di corrente.
Quanto costano le stufe a combustibile liquido?
I prezzi delle stufe a combustibile liquido oscillano mediamente tra i 200 e i 500 euro per i modelli più performanti e dalla resa termica superiore. A definire il prezzo, sarà anche la qualità dei componenti e la capacità contenitiva in termini di litri del liquido di combustione.
Come funziona la stufa a bioetanolo?
Il funzionamento della stufa a bioetanolo è simile se non identico a quello delle altre stufe a combustibile liquido. La differenza sta nella scelta del combustibile, che in questo caso è il bioetanolo.
Quanto scaldano le stufe a bioetanolo?
Mediamente, sono in grado di scaldare stanze fino a 50 mq. Ma la resa termica dipenderà da molti fattori, tra cui la potenza della stufa e le condizioni strutturali della casa.
Quanto costa mediamente il bioetanolo?
Acquistando confezioni da almeno 5 L si potrà spendere una cifra pari a circa 16 – 20 euro.
Dove si conserva il bioetanolo?
Conservare il bioetanolo è semplice. Basterà riporlo in una stanza asciutta e priva di umidità. Ben distante da fonti di calore, sole diretto o dalla portata dei bambini.
Quanta energia elettrica consuma la stufa a bioetanolo?
Dipenderà anche in questo caso dalla potenza intrinseca della stufa. Generalmente, molte stufe hanno la potenza pari a 1 kW/h, altre arrivano fino a 10 kW/h.
Come si spegne la stufa a bioetanolo?
Evitare di forzare lo spegnimento versando acqua o soffiandovi. Il modo corretto è quello di far esaurire il bioetanolo in modo naturale e progressivo.
Il bioetanolo è inquinante?
No, la combustione del bioetanolo ha una bassissima emissione di anidride carbonica.
Quanto costa acquistare e installare una stufa a bioetanolo?
Il costo può oscillare da un minimo di 50 – 100 euro per le stufe più economiche e accessibili, fino a raggiungere prezzi pari a circa 500 – 1000 euro per i modelli che riproducono l’aspetto di un camino vero e proprio.
Si può scaldare una casa intera con la stufa a bioetanolo?
No, si tratta principalmente di una soluzione integrativa ad un già preesistente sistema di riscaldamento. Aiuta ad ottenere la temperatura desiderata all’interno di una stanza.
Si può regolare la temperatura della stufa a bioetanolo?
Sì, grazie alla regolazione della fiamma comburente. Così facendo, si gestisce al meglio il consumo del combustibile.
Serve la canna fumaria per la stufa a bioetanolo?
No, la stufa può essere tranquillamente installata senza alcuna canna fumaria.
Come si pulisce la stufa a bioetanolo?
Non producendo né detriti né cenere, sarà sufficiente pulirla con un panno umido al fine di evitare incrostazioni del combustibile liquido vecchio all’interno del bruciatore.
Qual è la stufa a bioetanolo migliore?
Tra le migliori stufe a bioetanolo vi è la Ruby Elegance 3000w ideale per 100 mq. La Karlsen Ruby a 3 kW per 90 mq e la Bordeaux da 3,5 kW per una metratura di 50 mq.
Domande frequenti sulle stufe elettriche e a gas:
Quali sono le stufe elettriche che consumano meno?
Generalmente, tutti i modelli che funzionano per irraggiamento, quindi: alogene o infrarossi. Il consumo energetico, è dato comunque dalla potenza effettiva della stufa. Meno potente è la stufa, maggiore sarà il risparmio energetico.
Come si sceglie la stufa elettrica?
Dipende dal tipo di utilizzo che se ne fa. Per scaldare una stanza piccola, è sufficiente una stufa elettrica dalle ridotte dimensioni. Al contrario, per stanze medio-grandi, sarà opportuno scegliere modelli di maggiore prestazione.
Quanto incide sulla bolletta l’uso della stufa elettrica?
Prendendo in esempio una stufa elettrica di almeno 1000 W, un’ora di accensione sarà pari ad un consumo di 0,22 euro, se per ipotesi il costo dell’elettricità domestica è di 0,22 kW/h.
Si può regolare la temperatura sulle stufe elettriche?
Sì, grazie all’utilizzo del comodo termostato presente su tutte le stufe elettriche in commercio. Con questo è quindi possibile scegliere la potenza della stufa e gestirne il correlativo consumo energetico.
Quali sono i vantaggi della stufa elettrica?
Con una stufa elettrica, non saranno necessari lavori di edilizia e si potrà ottenere calore immediato. Sono utili per avere un’integrazione al riscaldamento già esistente e hanno l’incredibile vantaggio di poter essere trasportate ovunque lo si voglia in casa.
Quali sono le stufe elettriche alogene?
La stufa elettrica alogena emana calore sfruttando l’effetto joule. Quindi funziona per irraggiamento. Sono presenti almeno 3 lampade alogene che, attraversate dalla corrente elettrica si scaldano emanando calore istantaneo.
Cosa cambia tra la stufa alogena e quella al quarzo?
Cambia solo la composizione del materiale. Il quarzo si scalda prima, ma richiederà per questo un consumo di poco superiore alle lampade alogene.
Quali sono le stufe elettriche a infrarossi?
A differenza di altre, queste stufe hanno lo scopo di scaldare non l’aria circostante ma gli oggetti. Sono quindi anch’esse a ridotto consumo e scaldano discretamente pur non utilizzandole al massimo della loro potenza.
Quanto consuma una stufa elettrica a infrarossi?
Mediamente, il consumo di una stufa elettrica a infrarossi è pari a circa 800 kW/h. Assai inferiore al consumo di una stufa elettrica tradizionale pari a 2000 W/h.
Le stufe elettriche sono sicure?
Risposta rapida, sì. I modelli di ultima generazione soprattutto, sono dotati di sistemi di sicurezza di spegnimento immediato in caso di caduta o ribaltamento della stufa.
Quali sono le stufe elettriche ventilate?
Sono stufe dotate di un sistema di ventilazione incorporato che ha lo scopo di amplificare la distribuzione del calore nell’ambiente. Sono più performanti, ma in genere consumano poco di più dei modelli che ne sono privi.
Quanto costano le stufe elettriche?
Sono tra le più economiche sul mercato. I loro prezzi partano da poche decine di euro, per i modelli meno performanti e dalla resa termica inferiore, fino a quelli più potenti e dal wattaggio maggiore, che costano non più di 100 – 150 euro circa.
Quali sono i marchi migliori?
- Imetec.
- Zephir.
- Argo.
- Termozeta.
- Olimpia splendid
Quali stufe a gas esistono?
I modelli di stufe a gas più comuni sono quelle con pannelli catalitici, a metano/GPL, a infrarossi.
Le stufe a gas utilizzano la corrente elettrica?
Esistono diverse tipologie di stufe a gas, alcune di queste non hanno alcun bisogno di energia elettrica per funzionare.
Quali sono le stufe a gas più usate?
Per rapporto qualità prezzo, le stufe a gas più acquistate sono quelle alimentate con bombola GPL.
Quanto durano le bombole di gas per la stufa?
A seconda del tipo di utilizzo, le bombole hanno una durata estremamente variabile. In media, una bombola di 10 kg, ha una durata di 30 – 40 ore.
Le stufe a gas sono pericolose?
L’utilizzo delle stufe a gas, se fatto nel modo corretto, non lascia correre alcun rischio. Tuttavia ci sono degli accorgimenti da seguire al fine di evitare problemi. Le stufe prive di camera di combustione per esempio, producono un quantitativo minimo di monossido di carbonio. Il che obbliga a non utilizzare la stufa a lungo in un luogo al chiuso. Andrà effettuato un riciclo dell’aria.
Quanti mq scalda una stufa a gas?
Le stufe a gas, soprattutto a infrarossi, sono dotate di pannelli in ceramica a forte conduzione calorifica. Accesi tutti, la stufa è in grado di scaldare tranquillamente una stanza di 40 mq.
Che gas si usa per le stufe?
Soprattutto sui modelli a bombola, il gas più utilizzato è il propano e il butano.
Come si accende la stufa a gas?
Risulta super facile. Basta aprire a valvola del gas sulla bombola, premere a lungo il pulsante di accensione, attendere qualche secondo e far scattare il tasto piezoelettrico per avviarla.
Quanto consumano le stufe a gas catalitiche?
Solitamente ha una potenza media di 3100 W e sono adatte per ambienti non più ampi di 30 mq. Tenendo accesa circa 4 ore al giorno la stufa, si avrà un consumo complessivo di una bombola di 15kg di 27 giorni totali se impostata sempre a livello minimo di potenza.
Quanto consumano le stufe a gas a infrarossi?
Sono stufe più potenti di quelle catalitiche, arrivando anche a 4200 W di potenza. Possono scaldare ambienti di poco superiori ai 40 mq. Tenuta a livello minimo, con una bombola di 15kg, si avrà una durata di circa 20 – 22 giorni.
Quanto costa in media la bombola per le stufe a gas?
Il prezzo per una bombola di 15 kg, varia dai 25 – 45 euro.
Quali sono i marchi migliori di stufe a gas?
- Bartolini.
- Maurer.
- Argoclima.
- De Longhi.
- Sicar.
Quanto costa una stufa a gas?
Il costo è accessibile, si andrà da un minimo di 80 euro fino ad arrivare ad un massimo di 200 euro per i modelli super performanti.
Conclusioni
Abbiamo avuto modo di scoprire tutte le info utili per tutti i tipi di stufe oggi presenti in commercio. La regola generale vuole però che a precedere la scelta del modello perfetto di stufa, vi sia la corretta analisi delle proprie esigenze di utilizzo. In quanto questo è un fattore che influenza fortemente e a lungo termine la resa della stufa stessa.
Esiste già un impianto di riscaldamento? Oppure siete alla ricerca di un prodotto ausiliare da integrare? Quali sono i costi relativi ai combustibili? Quale conviene di più? Sperando di essere stati chiari ed esaustivi, non ci resta che augurarvi la miglior scelta per una stufa su misura per voi e la vostra casa!